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Attualità
Nanda Vigo. Light Project
Palazzo Reale, Milano - Fino al 29 settembre 2019
Il conflitto/armonia tra luce e spazio sono da sempre i temi centrali di Nanda Vigo, architetto e artista che ha collaborato con Lucio Fontana Piero Manzoni, Enrico Castellani e Gio Ponti. A lei è dedicata la retrospettiva antologica che fa scoprire la sua originale visione della realtà. “Gli allestimenti aprono lo sguardo del visitatore al contemporaneo, e offrono una preziosa occasione di incontro con i linguaggi sperimentali che hanno caratterizzato la ricerca espressiva dell’artista” ha raccontato Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura Comune di Milano.
Luce, trasparenza e immaterialità sono gli elementi che costituiscono l’opera e l'ambiente abitato dall’essere umano, di cui il cronotopo ne è la concretizzazione artistica.
Il termine cronotopo significa tempospazio. In fisica fa riferimento alla teoria della relatività di Einstein, e indica lo spazio a quattro dimensioni (tre coordinate spaziali più il tempo) che evidenzia il legame tra misure spaziali e temporali.
Luci, vetri, strutture in metallo sono gli elementi che l’artista utilizza per realizzare metafore della leggerezza, della mutazione, dell’immaterialità spirituale dell’arte e della sua percezione.
La Grande Madre
a cura di Massimiliano Gioni
Palazzo Reale, Milano – fino al 15 novembre 2015
Non è soltanto una esposizione artistica La Grande Madre, ma è un'immersione totale nel corpo, nella testa, del modo di agire femminile. Ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme con il Palazzo Reale per ExpoinCittà 2015 e promossa dal Comune di Milano, Cultura, espone 400 opere (oli su tela, fotografie, video, stampe ai sali d'argento, esibizioni, calchi in bronzo, collage, tecniche miste) che raccontano la maternità, con un percorso che colpisce sguardo, anima, coscienza. Consiglio a tutti questa mostra per la potenza sprigionata dalle opere esposte. Inoltre, l'esplorazione del mondo femminile non si esaurisce con questo tuffo nell'arte contemporanea, ma ci sono altre iniziative, come quella che interessa ogni giorno una mamma che insegna i primi passi al proprio figlio nelle sale della mostra. Il MIC (Museo Interattivo del Cinema) e lo Spazio Oberdan, invece, hanno dato vita alla rassegna cinematografica La Grande Madre. I film fino all'11 ottobre, con la proiezione di lungometraggi che esplorano tutto l'universo femminile. I titoli sono davvero interessanti. Ne cito due per tutti: Medea di Pier Paolo Pasolini, che sarà proiettato al MIC il 10 settembre, e Medea di Lars von Trier, sempre al MIC il 17 settembre.
Nell'immagine in apertura:
Migrant Mother di Dorothea Lange, 1936 – Stampa Fotografica, 30x18 cm, The Library of Congress, Washington, DC
Gli sguardi dei protagonisti della campagna di affissioni #TIRIGUARDA ideata da Anlaids, con il patrocinio del Comune di Milano e il sostegno di M.A.C. Cosmetics, sono colti dal fotografo Daniele Barraco che è riuscito, proprio grazie ai suoi scatti, a catturare quello che esprimono quegli occhi, ovvero il messaggio rivolto a tutti, nessuno escluso, sui pericoli dell’ HIV. Che continua a diffondersi nonostante si faccia informazione su questo argomento.
Il claim ideato da Paolo Iabichino vuole risvegliare la coscienza, contrastare un atteggiamento, ancora molto diffuso, di credere che le malattie sessualmente trasmissibili rappresentino un rischio lontano, e indurre a fare prevenzione. I dati parlano chiaro: in Italia circa il 40% dei casi il virus è diagnosticato in modo tardivo, e si stima che un 30% di individui inconsapevolmente continuano a favorirne la trasmissione. Non solo, le categorie ritenute meno esposte al rischio di contagio sono in aumento, mentre omosessuali e tossicodipendenti risultano essere i più informati.
Oltre che con i volti dei protagonisti coinvolti in questo progetto (Tiziano Ferro, Fabio Volo, Giorgio Panariello, Maria Pia Calzone, Rudy Zerby, il collettivo artistico The Jackal, Giulia Valentina e Paula Turani), i manifesti che vestiranno 14 città italiane per due settimane propongono messaggi precisi: “Questa è una campagna da leggere”, dice l’ideatore e direttore creativo Paolo Iabichino. “Il mio scrivere è come uno specchio per chi avrà voglia di attraversare le parole, riconoscendosi nell’eventualità. Che può essere remota fino a che non ci tocca. E invece il diffondersi del virus HIV è qualcosa che riguada tutti. Come uomini e donne, come genitori e figli, come mariti, mogli, amanti e individui cui la campagna chiede una maggiore consapevolezza rispetto ai temi che impegnano Anlaids ogni giorno. Non solo il primo dicembre, Giornata Mondiale contro l’AIDS”.
Francesca Marotta: giornalista di moda e beauty, curiosa, sognatrice, anticonformista. Amo l’Italia, l’arte, le esperienze, gli stili di vita, il design... da wow!