Un movimento che esprime movimento

Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e Memoria
Palazzo Reale, Milano - fino al 10 luglio 2016
Boccioni è il Futurismo, il Futurismo è Boccioni. Ecco cosa si deduce attraversando le sale di Palazzo Reale, nelle quali sono attualmente esposte molte opere da lui realizzate e a lui dedicate. Il percorso tracciato è esauriente perché tocca tutte le tappe della sua pur breve vita, comunque feconda dal punto di vista operativo. E ciò che colpisce è la sua straordinaria capacità di attingere dal passato, che dimostra di conoscere profondamente. Ogni suo prodotto è cioè intriso di cultura iconografica. È noto che i futuristi criticavano provocatoriamente tutte le forme d'arte passata e presente, affermando paradossalmente che un'automobile in corsa è più bella della Nike di Samotracia. Ma proprio questo capolavoro ellenistico, che di per sé è la celebrazione del dinamismo, ha appunto suggerito la mobilità plastica delle "Forme uniche nella continuità dello spazio", splendido esempio di scultura-macchina-robot. In essa c'è la quintessenza della filosofia futurista, la quale, spingendo il pensiero in un'ottica avveniristica, lo conduce ad una sua proiezione futura.
Di Feliciano Marotta