Gli scatti come specchi dell’anima di Inge Morath

Magnum’s First
Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano - Fino al 6 ottobre 2019
La donna ritratta è Mrs Eveleigh Nash, personalità di spicco dell’aristocrazia britannica negli Anni Cinquanta, ed è uno dei primi scatti datato 1953 di Inge Morath, la prima donna fotografo a entrare nel gruppo della prestigiosa agenzia Magnum Photos. Per lei la fotografia era una vera e propria necessità, un mezzo che le ha permesso di catturare la parte più intima di chi ritraeva e per conoscere se stessa: “La fotografia è essenzialmente una questione personale: la ricerca di una verità interiore… è un fenomeno strano… ti fidi del tuo occhio, ma non puoi evitare di mettere a nudo la tua anima”.
Questo scatto è proposto nella rassegna che ripercorre il lavoro in bianco e nero di otto maestri del Novecento (Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, Werner Bischof, Erich Lessing, Marc Riboud, Jean Marquis, Ernst Haas e la stessa Morath) in un periodo compreso tra il 1955 e il 1956, e ritrovato per caso in una cantina di Innsbruck nel 2006