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Attualità
Maschere con gli aculei, che nascondono l’identità e nello stesso tempo attirano gli sguardi, sono il decoro per gli occhi scelto dal direttore creativo Alessandro Michele per presentare la collezione Gucci dell'Autunno Inverno 2019/20 a Milano Moda Donnaappena iniziata.
Progettati solo per lo show, anche altri altri accessori densi di significati simbolici e citazioni ricercate hanno decorato il volto e la testa dei modelli e delle modelle che hanno sfilato su una passerella luminosa e punteggiata di luci Led. A completare le sovrapposizioni creative di completi di pelle d’ispirazione Anni Settanta, delle giacche con le spalle larghe reminescenze degli Anni Ottanta come le tute mosse da geometrie in bianco e nero, c’erano anche copri orecchie di metallo dorato, cappelli con maxi visiere colorate e maschere di lattice.
Digital and human together. This is the apparent dichotomy that brings Yezael to the catwalk for Fall Winter 2019/20 during Milan Fashion Week. On the one hand the real world with everyday life, made up of cohabitation between different ethnic groups, inclusion and pursuit of happiness; on the other side there is the social media’s life, smiling and plastic, narcissism and unfulfilled desires, with dream images relaunched endlessly.
A cocktail of real and virtual fragments that the designer Angelo Cruciani translates with gender free garments, wearable by women and men, where vinyl mixes with 3D effect hologram fabrics, laminated velvet. And the models / models wear masks without glimmering: there can be anyone behind them.
Digitale e umano insieme. E’ questa l’apparente dicotomia che porta in passerella Yezael per l’Autunno Inverno 2019/20. Da un lato il mondo reale con la vita quotidiana, fatta di convivenza tra etnie diverse, inclusione e ricerca della felicità; dall’altro c’è la vita sui social, sorridente e di plastica, narcisismo e desideri insoddisfatti, con le immagini da sogno passate e presenti rilanciate all’infinito.
Un cocktail di frammenti reali e virtuali che lo stilista Angelo Cruciani traduce con capi architettonici, di grande impatto, e gender free, indossabili da donne e uomini, dove il vinile si mescola ai tessuti ologramma a effetto 3D, il velluto ai laminati. E i modelli/modelle indossano maschere senza spiragli: lì dietro può esserci chiunque.
Francesca Marotta: giornalista di moda e beauty, curiosa, sognatrice, anticonformista. Amo l’Italia, l’arte, le esperienze, gli stili di vita, il design... da wow!