- Dante Alighieri è una continua scoperta
Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante
Ravenna, Biblioteca Classense, Corridoio Grande - fino al 10 gennaio 2021L’ultimo rifugio del sommo poeta ospita la prima delle tre tappe espositive che lo celebrano in occasione del 700° anniversario della sua morte. Un’opportunità per curiosare tra libri, illustrazioni, fotografie, dipinti, manoscritti e oggetti d’arte donati a Dante. Ciascuno degli oggetti, testimonianze della storia “ufficiale”, offrirà spunti per scoprire storie particolari, spesso sconosciute e anche sorprendenti.
Il Secentenario del 1921, per esempio, fu preceduto da momenti celebrativi nazionali come per esempio le Feste dantesche che riunirono nella cittadina romagnola rappresentanti di città e territori allora sotto la sovranità dell’Impero asburgico. Nel 1908, in occasione di queste celebrazioni nacque la Cerimonia dell’olio, in cui annualmente Firenze offre (la seconda domenica di settembre) il prezioso estratto, simbolo di espiazione, destinato ad ardere nella lampada all’interno della tomba. Dante, va ricordato, morì nella cittadina che lo celebra durante il suo esilio perché appartenente, nel 1300 circa, ai guelfi bianchi, che volevano impedire al Papa di intervenire negli affari politici del capoluogo toscano. Nonostante i ripetuti tentativi di riportarlo nella sua città natale, i suoi resti non sono stati mai spostati.
Questa mostra è il primo appuntamento del progetto espositivo Dante. Gli occhi e la mente, ideato dal Comune di Ravenna Assessorato alla cultura, dal MARMuseo d’Arte della città di Ravenna, e dalla Biblioteca Classense che dà il via alla prima tappa del ciclo.Photo
Galileo Chini (1873-1956) è l’autore del manifesto ufficiale, esposto per la prima volta nel 1921 e da poco restaurato. - Dante Alighieri is a continuous discovery
Inclusa est flamma. Ravenna 1921: the Secentenary of Dante's death
Ravenna, Classense Library, Great Corridor - Until 10 January 2021The last refuge of the great poet hosts the first of three exhibition stages that celebrate him on the occasion of the 700th anniversary of his death. An opportunity to browse through books, illustrations, photographs, paintings, manuscripts and art objects donated to Dante. Each of the objects, testimonies of the "official" history, will offer ideas to discover particular stories, often unknown and even surprising.
The Secentenary of 1921, for example, was preceded by national celebrations such as the Dante festivals which brought together representatives of cities and territories then under the sovereignty of the Habsburg Empire in the town of Romagna. In 1908, on the occasion of these celebrations, the Oil Ceremony was born, in which annually Florence offers (on the second Sunday of September) the precious extract, a symbol of atonement, destined to burn in the lamp inside the tomb. Dante, it should be remembered, died in the town that celebrates him during his exile because he belonged, in about 1300, to the white Guelphs, who wanted to prevent the Pope from intervening in the political affairs of the Tuscan capital. Despite repeated attempts to bring him back to his hometown, his remains have never been moved.
This exhibition is the first appointment of the Dante exhibition project. The eyes and the mind, conceived by the Municipality of Ravenna Department of Culture, by the MAR Museum of Art of the city of Ravenna, and by the Classense Library which starts the first stage of the cycle.Photo
Galileo Chini (1873-1956) is the author of the official manifesto, exhibited for the first time in 1921 and recently restored.