• Antonello da Messina al Poldi Pezzoli Antonello da Messina al Poldi Pezzoli

    Prima di immergersi nelle sale del Palazzo Reale e perdersi ad ammirare le 19 opere di Antonello da Messina nella mostra a lui dedicata (fino al 2 giugno 2019), suggerisco di andare prima al Museo Poldi Pezzoli. Qui, nel Salore dorato c’è la Vergine Leggente, donata da Luciana Forti, figlia dell’imprenditore mecenate Mino.

    Non è solo un viso, un velo bianco che allude al matrimonio, un libro di preghiere, due angeli che reggono una corona di pietre preziose tempestate di perle, di pietre preziose e gigli. Osservarla diventa un’esperienza interattiva. La Vergine stava leggendo, qualcosa ha interrotto la lettura, solleva parzialmente lo sguardo, ma non ci guarda. E questo è molto intrigante: costringe a guardarla. Diventa così un’esperienza preziosa e affascinante, attimi brevi ma lunghissimi, che permette di avvicinarsi, di prendere dimestichezza, con la bellezza creata da uno dei più misteriosi, enigmatici e abili pittori di tutti i tempi. Milano

  • Antonello da Messina to the Poldi Pezzoli Museum Antonello da Messina to the Poldi Pezzoli Museum

    Before plunging into the rooms of the Palazzo Reale and getting lost in admiring the 19 works by Antonello da Messina in the exhibition dedicated to him (until Jume 2, 2019), I suggest going to the Poldi Pezzoli Museum first. Here, in the golden Salore there is the reading Virgin, donated by Luciana Forti, daughter of the patron entrepreneur Mino.

    It is not just a face, a white veil that alludes to marriage, a prayer book, two angels that hold a crown of precious stones studded with pearls, precious stones and lilies. Observing it becomes an interactive experience. The Virgin was reading, something interrupted her reading, she partially raised her eyes, but did not look at us. And this is very intriguing: it forces us to look at it. It becomes a precious and fascinating experience, short but very long moments, which allows you to get close, to become familiar with the beauty created by one of the most mysterious, enigmatic and skilled painters of all time.

  • Nessuno tocchi Antonello Nessuno tocchi Antonello

    Rinascimento. Il trittico di Antonello da Messina ricomposto
    Museo Bagatti Valsecchi, Milano – Fino al 28 ottobre 2015

    La Pinacoteca del Castello custodisce un prezioso dipinto attribuito ad Antonello da Messina e raffigurante S. Benedetto. Il 1996 è l'anno in cui fu acquistato, ed io non sono ancora stanco di ammirarlo nelle sale della dimora sforzesca. È per me anzi un motivo di orgoglio sapere che la città meneghina possa garantire questa rara possibilità. Attualmente il Museo Bagatti Valsecchi offre l'opportunità di rivederlo riunito a due tavole provenienti dagli Uffizi. Insieme compongono il cosiddetto Trittico dei Dottori della Chiesa. La prima raffigura la Madonna col Bambino e due angeli, la seconda, S. Giovanni Evangelista. E’ inconfutabile che la straordinarietà dell'evento sia rafforzata dal confronto con altri quattro piccoli dipinti altrettanto unici di Piero della Francesca, Perugino, e Vincenzo Foppa, grazie ai quali si riunisce idealmente la eccezionalità delle ricerche italiane svolte in ambito pittorico da Nord a Sud del Paese. Non si può tuttavia negare che nel polittico del messinese sia percepibile un'originale aristocratica assimilazione della lezione rinascimentale resa vitale dalla purezza delle forme e dei volumi e dalla monumentalità degli spazi. Secondo una proposta fatta da alcuni critici ed esperti d'arte, il S. Benedetto dovrebbe ritornare a far parte del gruppo di opere per cui è nato, per essere sostituito dalla pur magnifica Madonna col Bambino e Angelo del Foppa.
    Ma Milano ha tantissimi dipinti di Vincenzo e attualmente solo uno di Antonello.
    Non è poi vero che le opere possedute dai musei sono nate per essere ammirate in altri luoghi?
    Ben vengano piuttosto queste eccezionali sia pur temporanee esposizioni che aiutano spesso il giudizio nei confronti di un autore ad essere più completo e nel contempo concentrano e rinnovano l'attenzione su aspetti che altrimenti rimarrebbero inosservati o dimenticati.

    Di Feliciano Marotta

    Nella foto: il trittico ricomposto di Antonello da Messina

francesca marotta

 

Francesca Marotta: giornalista di moda e beauty, curiosa, sognatrice, anticonformista. Amo l’Italia, l’arte, le esperienze, gli stili di vita, il design... da wow!